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No al bavaglio

luglio 10, 2010

La giornata del bavaglio è passata, molte cose sono state dette, e non dette. Saraà servita a qualcosa la protesta? Chi si è autoimbavagliato è soddisfatto del risultato? Chi non lo ha fatto è convinto che sia stata la soluzione migliore? Difficile dirlo, e impossibile stabilire quale fosse la maniera migliore per affrontare questo sciopero, o da che lato stare.
Ieri ho scritto un post in cui dicevo che anche io mi imbavagliavo, e girando la rete ho visto i blog che leggo di solito schierarsi con o senza il bavaglio. Ognuno ragionando come meglio credeva, convinto di fare l’azione migliore.
Durante la giornata di oggi ho ripensato al #noalbavaglio e mi sono fermato a riflettere su come alla fine anche nella protesta non c’è unità di intenti. Mentre il fine era probabilmente lo stesso per tutti, ovvero protestare contro una legge iniqua, tendente all’assurdo, i mezzi e le modalità si sono frantumati in una mare di opinioni diverse. Risultato? Mancanza di unità che porta alla mancanza di consistenza, atavica debolezza nostrana. Soluzioni non ne ho, volevo solo affidare alla rete questa mia riflessione.

Buonanotte

  1. luglio 11, 2010 alle 2:23 PM

    di tutti i post che ho letto a riguardo su blog di un certo peso, mi e’ piaciuto molto quello di Grillo (che parla di imbavagliamento già avvenuto da tempo) e di non ricordo qui (ne avrò letti a dozzine, chiedo venia:) che proponeva invece del silenzio una informazione maggiore, unificata, sul problema, qualcosa insomma di più produttivo che un semplice silenzio, che ha lasciato invece sfogo agli altri, al Giornale, il Foglio, Libero, e cosi’ via.

    • luglio 11, 2010 alle 7:30 PM

      Anche io ho letto diverse opinioni, tutte valide e basate su punit id vista differenti. Alla fine credo che un’informazione maggiore e unificata sia forse la via verso la soluzione. E metterei l’accento sulla parola unificata, che non vuol dire che tutti dicono la stessa cosa, ma unificata nel senso che ci sia una maggiore unità di intenti nel modo di protestare.
      Anche perchè come dici giustamente, il silenzio forse non fa altro che lasciare maggiore spazio al Giornale & co.

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