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Cappuccino please!

novembre 28, 2010

Si lo so, leggendo il titolo di questo post avrete pensato: ma sentilo un po’ questo italiano che vive all’estero, con tutti i suoi stereotipi. Di cosa mai si metterà a parlare oggi? di come il cappuccino non lo sanno fare all’estero, di come in Italia si mangia meglio, della Critica alla Ragion Pura del Cappuccino dopo le 11 del mattino, delle fettuccine Alfredo o degli spaghetti Bologneise.

In effetti un post del genere mi manca, e chissà che mai un giorno leggerete su Piata Unirii di fantomatiche pizze ananas e pepperoni, o di spagueti carbonnara. Il titolo al cappuccino è dovuto al fatto che ho appena finito di fare colazione qui e ora, digerendo su internet, mi piaceva l’idea di menzionare uno dei migliori cappuccini che abbia mai trovato a Bucarest.

Prima di scrivere questo post, ho scritto al mio babbo dicendogli di farsi un giro su Amazon.it che, come molti immagino sapranno, è finalmente giunto in Italia (e ora potrò comprare qualche titolo in italiano e farmelo mandare fin qui).

E allora ho pensato, quali saranno i primi titoli che mi comprerò probabilmente su Amazon.it? Due libri mi sono venuti in mente, Paolo Rumiz e il suo ‘Maschere per un massacro’, libro che tutte le persone interessate all’est Europa dovrebbero per lo meno sfogliare, e il nuovo ‘Terroni’ di Pino Aprile, libro che non ho ancora letto (ho solo sbirciato qualche pagina dal vicino di posto durante il mio ultimo volo in Italia) ma che da buon uomo del sud cresciuto al nord, vorrei tanto leggere.

Per questa mattina è tutto, buona domenica a tutti. E chissà che un giorno anche in Italia non arrivi il wifi…

  1. novembre 28, 2010 alle 7:38 PM

    Ho vissuto solo un periodo all’estero molti anni fa e mi ricordo il dramma di cercare una guarnizione per la macchinetta del caffè!
    Ciao, ciao! Sara

    • novembre 29, 2010 alle 8:38 PM

      @Sara: diciamo che forse la guarnizione della moka non è che si possa proprio definire un dramma, tantomeno non trovare un buon cappuccino/caffè. Il mio voleva essere un commento un po’ goliardico

      @vincè immagino che ogni riferimento a quella parte di questo popolo che vive all’estero NON sia puramente casuale 🙂

      • novembre 29, 2010 alle 10:07 PM

        La mia invece voleva essere un’iperbole.

  2. vince'
    novembre 29, 2010 alle 4:15 PM

    Si, il wifi deve arrivare in questo nostro paese, ma prima di questo arrivo, diciamo contestualmente( sarebbe fantastico) devono sparire personaggi e abitudini chiamiamole cosi, che negli ultimi 20 anni hanno imbruttito e sdoganato il peggio di questo popolo.E magari, chissa’, una parte di questo popolo che adesso vive all’estero, possa incominciare a pensare di ritornare in patria. Auguriamocelo

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